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Zaino e mal di schiena

“Lo zaino pesante causa mal di schiena!”

“Se teniamo lo zaino su una spalla sola si diventa storti e viene la scoliosi!”

“Bisogna fare attenzione a come si sta seduti, se no ci si rovina la schiena!” 

 

Queste sono alcune delle frasi che più spesso diciamo o che sentiamo dire ai bambini in vari contesti. Ma, in realtà le cose non stanno proprio così! 

 

Quando si parla di salute, come in questo caso, non bisogna seguire il pensiero comune. Al contrario, è necessario cercare di capire cosa ci suggeriscono gli studi scientifici. Quindi mi sono posto una domanda:

è vero che lo zaino (pesante) provoca mal di schiena nei bambini?

 

Le risposte a questa domanda vi sorprenderanno. 

 

I tanti studi analizzati indicano che lo zaino non causa il mal di schiena, neanche quando il peso dello zaino è superiore al 10% del peso del bambino; per intenderci, quando lo zaino pesa più di 6/10Kg.

Inoltre, gli studi dimostrano che caricare borse monospalla, un trolley o altre varianti di zaino non crea più problemi rispetto al caricare lo zaino nella maniera “corretta”.

 

Ci sono altri aspetti molto importanti da considerare. I nostri bambini devono muoversi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i ragazzi fino ai 18 devono fare almeno un’ora di attività fisica al giorno per crescere bene e stare in salute. La vita sedentaria che conducono i bambini e gli adolescenti probabilmente è il più importante aspetto da considerare quando si parla di mal di schiena nei ragazzi, e non tanto lo sforzo, comunque di pochi minuti, di portare uno zaino pesante.

 

Per quanto riguarda la postura?

 

Anche in questo caso sappiamo che non esiste una postura giusta e una sbagliata. Sappiamo che i bambini devono muoversi e non stare tanto tempo fermi nella stessa posizione. Come dice il grande fisioterapista O’Sullivan, la postura migliore è quella che si cambia ogni 5 minuti. Quindi, cerchiamo di non costringere i bambini a stare sempre nella stessa posizione e consigliamo loro di muoversi il più possibile. 

 

In conclusione, è importante che i bambini e i ragazzi crescano facendo sport e muovendosi molto. Non è quasi mai il peso dello zaino la causa del loro mal di schiena.

 

Le risposte alla domanda iniziale vi hanno scioccato?

Se siete un po’ sconvolti sono contento. Sfatare falsi miti e credenze che vengono portate avanti senza fondamenti scientifici è importante per la fisioterapia moderna e per gestire al meglio i pazienti.

 

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Bibliografia:

  1. Calvo‐Muñoz I., M. Kovacs F., Roqué M., Seco‐Calvo J. The association between the weight of schoolbags and low back pain among schoolchildren: A systematic review, meta‐analysis and individual patient data meta‐analysis. Eur J Pain. 2020 Jan;24(1):91-109. DOI: 10.1002/ejp.1471
  2. Akbar, F., AlBesharah, M., Al-Baghli, J., Bulbul, F., Mohammad, D., & Qadoura, B., & Al-Taiar, A. (2019). Prevalence of lowBack pain among adolescents in relation to the weight of school bags. BMC Musculoskeletal Disorders, 20:37. https://doi.org/10.1186/s12891-019-2398-2
  3. Calvo-Muñoz, I., Kovacs, F. M., Roqué, M., Gago Fernández, I., & Seco Calvo, J. (2018). Risk factors for low back pain in childhood and adolescence: A systematic review. Clinical Journal of Pain, 34, 468-484. https://doi.org/10.1097/AJP.0000000000000558
  4. Devroey, C., Jonkers, I., de Becker, A., Lenaerts, G., & Spaepen, A. (2007). Evaluation of the effect of backpack load and position during standing and walking using biomechanical, physiological and subjective measures. Ergonomics, 50, 728-742. https://doi.org/10.1080/00140130701194850
  5. Dianat, I., Sorkhi, N., Pourhossein, A., Alipour, A., & Asghari-Jafarabadi, M. (2014). Neck, shoulder and low back pain in secondary schoolchildren in relation to school bag carriage: Should the recommended weight limits be gender-specific? Applied Ergonomics, 45, 437-442. https://doi.org/10.1016/j.apergo.2013.06.003
  6. Siambanes, D., Martinez, J. W., Butler, E. W., & Haider, T. (2004). Influence of school backpacks on adolescent back pain. Journal of Pediatric Orthopedics, 24, 211-217. https://doi.org/10.1097/01241398-200403000-00015

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE

La crisi sanitaria che stiamo vivendo ci fa capire l’importanza della prevenzione. Ogni Paese necessita di essere lungimirante in ambito sociale e politico per riuscire a pianificare una strategia tale da evitare di trovarsi impreparati di fronte alle emergenze. In questo articolo, però, non voglio parlare di politica o di crisi nazionale: voglio parlare di te!

In ogni ambito, prevenire è meglio che curare, soprattutto in ambito sanitario e a livello personale. La prevenzione è un elemento sul quale possiamo, e puoi, avere un controllo diretto. La salute è la condizione essenziale per vivere nel migliore dei modi e per cercare di raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Una pausa forzata, oltre che tanti lati negativi, ci può far riflettere sulla vita che stiamo conducendo. Può essere l’occasione per dire basta a tante cattive abitudini che ci accompagnano nel trascorrere dei giorni e abbracciare uno stile di vita sano.

Ci sono molti fattori su cui possiamo lavorare per migliorare il nostro stile di vita: alimentazione, qualità del sonno, ridurre le componenti stressanti, ma oggi voglio parlarvi dell’esercizio fisico.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) identifica l’inattività fisica come il quarto fattore di rischio per mortalità. È inoltre la causa principale dello sviluppo le cosiddette malattie non trasmissibili, cioè malattie cardiovascolari, tumori, diabete, etc. A livello mondiale 1 persona su 4 non si muove abbastanza. Questi dati aumentano nei paesi occidentali fino ad arrivare al 40% in alcune popolazioni. L’81% degli adolescenti risultava inattivo nel 2010.

Ma quanto è giusto muoversi?

Bambini da 6 a 18 anni:

Sempre l’OMS dice che i bambini e gli adolescenti devono fare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica variabile da moderata ad alta intensità, fino ai 18 anni. Ogni minuto di movimento aggiuntivo non può che essere vantaggioso alla crescita del bambino. Inoltre definisce che fino ai 18 i bambini dovrebbero svolgere attività che mirano al rinforzo muscolare e osseo almeno 3 volte a settimana.

La nostra società sta formando adolescenti sempre più sedentari. L’educazione fisica nelle scuole è carente e non riesce a trasmettere il messaggio dell’utilità dell’esercizio agli studenti.

Adulti dai 18 ai 64 anni:

Gli adulti, sempre secondo l’OMS, devono svolgere almeno 150 minuti di attività fisica moderata o almeno 75 minuti di attività intensa, a settimana. Qualsiasi ulteriore attività fino a 300 minuti a settimana non può che migliorare la salute della persona. Anche in questo caso l’OMS dice di effettuare 2 o più giorni di rinforzo muscolare a settimana.

Anziani sopra i 65 anni:

Le raccomandazioni sono esattamente le stesse rispetto agli adulti. In questo caso, si consiglia alle persone con scarsa mobilità e più rigidi di praticare esercizi specifici per migliorare l’equilibrio e per prevenire le cadute almeno 3 volte a settimana.

Sono cose che forse sapevi già, ma è bene ribadire alcuni concetti chiave. L’esercizio fisico effettuato in maniera costante ha effetti positivi su:

–          Migliorare le capacità muscolari e cardiorespiratorie,

–          Migliorare la salute delle ossa e del sistema immunitario,

–          Ridurre il rischio di sviluppare ipertensione, patologie cardiache, ictus, diabete e varie forme tumorali (inclusi cancro al seno e al colon)

–          Ridurre il rischio di caduta negli anziani e il rischio di frattura del femore o delle vertebre

–          Garantisce un controllo ottimale del peso.

Inoltre le persone che svolgono attività fisica in maniera costante riducono il rischio di morte del 30%.

Sono cose che probabilmente già sai. Ora è il momento di dire basta a sedentarietà, sovrappeso e patologie croniche. Non è mai troppo tardi per iniziare e ricordati che fare poco e sempre meglio che fare niente!