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overdiagnosi sanità

UN PROBLEMA SOCIALE

“È peccato desiderarne troppa, di una cosa ch’è buona?”

Si domandava Shakespeare nella commedia “Come piace a voi”.

La salute e la sanità sono un qualcosa che ognuno di noi vorrebbe, ma cosa succede se ne abbiamo troppa?

Cosa vuol dire troppa sanità?

Vuol dire troppi screening di persone asintomatiche, troppe indagini strumentali in quelli che presentano sintomi, troppa importanza data alle eventuali alterazioni riscontrate, invenzioni di quasi-malattie, troppe diagnosi che troppo spesso portano a un eccesso di trattamenti, con bassi rapporti costi/benefici, medicine troppo costose e troppo spesso prescritte. Troppa sanità significa una sanità poco efficace, che non è in grado di risolvere problemi ma, anzi, ne crea di nuovi. In una parola si può chiamare “overdiagnosi”, cioè diagnosi che creano più danni che benefici.

Fare troppe indagini strumentali può portare a scoperte eccessive. Cioè l’identificazione di anormalità che in realtà non sono causa di . Anormalità che erano già lì da tempo e che progrediranno molto lentamente. E più le indagini sono dettagliate e precise, più si potranno trovare alterazioni. Più test farai e maggiore sarà la probabilità di trovare qualche “anormalità”. Facendo delle risonanze magnetiche a persone asintomatiche si scoprono delle periostiti tibiali nel 43% delle persone, borsiti retrocalcaneari nel 58%, artrosi al ginocchio nelle persone con più di 40 anni nel 43%, lesione del labbro acetabolare 68%, degenerazione dei dischi lombari, se avete più di 50 anni 80%. E tutti questi dati in persone asintomatiche! Se avete mal di schiena e avete 50 anni e fate una risonanza senza una valutazione precisa quattro volte su cinque avrete un’ernia, che non significa che sia la causa del vostro dolore, anzi, ma mette ansia e preoccupazione al paziente e sarà molto più difficile il trattamento.

Un altro problema della troppa sanità è il marketing

Muovere la linea tra normalità e anormalità per creare nuovi malati e quindi vendere più trattamenti e medicine.

Cosa è normale non è per forza di cose un obiettivo da raggiungere. Negli USA la normalità è essere obesi, ma non vuol dire che tutti dovremmo essere obesi. La maggior parte delle persone ha il piede neutro, quindi ci hanno fatto credere che chi ha il piede piatto è anormale e va curato e trattato; ma se guardiamo chi ha più probabilità di infortunio o dolori, scopriamo che non ci sono differenze tra avere il piede piatto o “normale”. Così anche chi ha una gamba più corta di qualche millimetro verrà trattato con rialzi, plantari e scarpe specifiche, ma non c’è nessuna evidenza che sia più a rischio di sviluppare problemi rispetto alla popolazione generale.

L’overdiagnosi è uno dei problemi più dannosi e costosi del sistema sanitario moderno. Spesso crea una cascata di eventi che portano a trattare eccessivamente persone che non sono malate.

Per prevenire l’overdiagnosi abbiamo bisogno di personale sanitario che valuti correttamente i pazienti e che li educhi rispetto a quelli che sono i loro problemi.

Zaino e mal di schiena

“Lo zaino pesante causa mal di schiena!”

“Se teniamo lo zaino su una spalla sola si diventa storti e viene la scoliosi!”

“Bisogna fare attenzione a come si sta seduti, se no ci si rovina la schiena!” 

 

Queste sono alcune delle frasi che più spesso diciamo o che sentiamo dire ai bambini in vari contesti. Ma, in realtà le cose non stanno proprio così! 

 

Quando si parla di salute, come in questo caso, non bisogna seguire il pensiero comune. Al contrario, è necessario cercare di capire cosa ci suggeriscono gli studi scientifici. Quindi mi sono posto una domanda:

è vero che lo zaino (pesante) provoca mal di schiena nei bambini?

 

Le risposte a questa domanda vi sorprenderanno. 

 

I tanti studi analizzati indicano che lo zaino non causa il mal di schiena, neanche quando il peso dello zaino è superiore al 10% del peso del bambino; per intenderci, quando lo zaino pesa più di 6/10Kg.

Inoltre, gli studi dimostrano che caricare borse monospalla, un trolley o altre varianti di zaino non crea più problemi rispetto al caricare lo zaino nella maniera “corretta”.

 

Ci sono altri aspetti molto importanti da considerare. I nostri bambini devono muoversi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i ragazzi fino ai 18 devono fare almeno un’ora di attività fisica al giorno per crescere bene e stare in salute. La vita sedentaria che conducono i bambini e gli adolescenti probabilmente è il più importante aspetto da considerare quando si parla di mal di schiena nei ragazzi, e non tanto lo sforzo, comunque di pochi minuti, di portare uno zaino pesante.

 

Per quanto riguarda la postura?

 

Anche in questo caso sappiamo che non esiste una postura giusta e una sbagliata. Sappiamo che i bambini devono muoversi e non stare tanto tempo fermi nella stessa posizione. Come dice il grande fisioterapista O’Sullivan, la postura migliore è quella che si cambia ogni 5 minuti. Quindi, cerchiamo di non costringere i bambini a stare sempre nella stessa posizione e consigliamo loro di muoversi il più possibile. 

 

In conclusione, è importante che i bambini e i ragazzi crescano facendo sport e muovendosi molto. Non è quasi mai il peso dello zaino la causa del loro mal di schiena.

 

Le risposte alla domanda iniziale vi hanno scioccato?

Se siete un po’ sconvolti sono contento. Sfatare falsi miti e credenze che vengono portate avanti senza fondamenti scientifici è importante per la fisioterapia moderna e per gestire al meglio i pazienti.

 

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Bibliografia:

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  2. Akbar, F., AlBesharah, M., Al-Baghli, J., Bulbul, F., Mohammad, D., & Qadoura, B., & Al-Taiar, A. (2019). Prevalence of lowBack pain among adolescents in relation to the weight of school bags. BMC Musculoskeletal Disorders, 20:37. https://doi.org/10.1186/s12891-019-2398-2
  3. Calvo-Muñoz, I., Kovacs, F. M., Roqué, M., Gago Fernández, I., & Seco Calvo, J. (2018). Risk factors for low back pain in childhood and adolescence: A systematic review. Clinical Journal of Pain, 34, 468-484. https://doi.org/10.1097/AJP.0000000000000558
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MAL DI SCHIENA