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SPRINT Iniziale – per iniziare a correre

Cos’è SPRINT Iniziale?

SPRINT Iniziale nasce dalla voglia di fare Educazione Fisica, e dalla voglia di far iniziare più persone possibile a fare attività fisica e sport.

Sono un fisioterapista e ogni settimana vedo decine di persone che soffrono di dolori muscolari o articolari di ogni tipo. A ognuna di loro consiglio di iniziare o continuare a fare attività fisica. Un’attività fisica svolta in modo regolare aiuta a migliorare il metabolismo basale, riduce i livelli di stress, aiuta a regolare la sensazione di fame e sazietà, migliora l’igiene del sonno; oltre a questo è risaputo come l’attività fisica è utile per curare depressione e sintomi associati, diminuisce il rischio di sviluppare artrosi e osteoporosi, riduca l’insorgenza di tumori, e la probabilità di sviluppare la malattia di Alzhaimer e riduce il rischio di morte del 27%. Insomma non esistono lati negativi nell’iniziare a fare attività fisica.

Negli ultimi anni mi sono specializzato nel running. La corsa è uno sport accessibile a tutti! Si può fare quando si vuole, dove si vuole, non serve attrezzatura particolare (parleremo anche delle scarpe migliori). L’unico problema della corsa, e dell’attività fisica in generale, è che si può incorrere in un infortunio.

Per questo a FisioSprint abbiamo avuto l’idea di “SPRINT Iniziale”: un corso strutturato in 8 settimane con 5 incontri dal vivo, in cui sarai seguito passo passo, riceverai informazioni fondamentali per inziare a correre, la corretta tecnica, la giusta programmazione, e passarai dal divano a correre 30 minuti di fila! Ti sorprenderai di te stesso, e sarà una botta di autostima e salute incredibile.

Cosa prevede nello specifico SPRINT Iniziale?

SPRINT Iniziale è un corso per iniziare a correre in sicurezza. Unisce le conoscenze di un fisioterapista (docente e responsabile de La Clinica Del Running), una laureata in Scienze Motorie e un Nutrizionista (entrambi specializzati nel mondo dello sport e della corsa), per fornirti un programma mirato e scientifico. Il corso consiste in 5 incontri dal vivo:

  • Nel primo incontro analizzeremo le vostre abitudini e vi daremo indicazioni importanti per iniziare a correre in sicurezza
  • Nel secondo incontro analizzeremo i benefici dell’attività fisica e capire come non esistono esercizi giusti o esercizi sbagliati. Tutto dipende da quanto e come si fanno
  • Nel terzo incontro parleremo di quando eseguire esercizi di forza, stretching, riscaldamento e tutto ciò che ruota intorno all’allenamento
  • Nel quarto incontro parleremo di nutrizione: regole generali e come ottimizzare al megio l’allenamento
  • Il quinto e ultimo incontro sarà una festa: sarai riuscito a raggiungere il tuo obiettivo, analizzeremo l’andamento dei tuoi allenamenti e parleremo di come proseguire per il resto della tua vita

L’attività fisica è una botta di autostima e benessere, ricorda: non esiste e non esisterà mai un farmaca che garantisca una buona salute come un programma di esercizio fisico che duri per tutta la vita!

 

Quando?

Gli incontri saranno il giovedì (tranne il secondo incontro che sarà di mercoledì) sera alle 19:00. Il primo incontro sarà il 18 aprile; poi a seguire 24 aprile, 2 e 16 maggio, e l’ultimo incontro il 13 giugno. Sarai pronto per l’estate!

Dove?

Tutti gli incontri si svolgeranno presso FisioSprint, Viale Po 33, Crescentino (VC) 13044

Quanto costa?

Partiamo subito con il dire che il costo di SPRINT Iniziale è di 90€ (spesa medica detraibile). Il corso comprende i 5 incontri in studio, la tabella di allenamento che ti porterà a correre 30′ di fila, un monitoraggio continuo e costante in questi due mesi, la possibilità di chiedere chiarimenti e delucidazioni anche a distanza degli incontri programmati.

A chi è rivolto?

A tutti. La corsa, nonostante tantissimi falsi miti che corrono sul web o nel famosissimo “sentito dire”, è uno sport sicuro e adatto a tutti. Non è necessario fare già attività fisica o essere in perfetta salute per iniziare. L’idea di massima è che per iniziare a correre si debba riuscire a camminare almeno 30 minuti a un buon passo.

Che scarpe mi servono e cosa devo portare?

Non sono necessarie le ultime scarpe da 250€ per iniziare a correre. Porta delle scarpe da ginnastica leggere e nel primo incontro capiremo meglio quali sono le scarpe migliori per iniziare. Per il resto non serve abbigliamento particolare o costoso per correre. Durante il primo incontro faremo una piccola parte pratica, durante gli incontri successivi invece faremo anche alcuni esercizi pratici; quindi, se ti è possibile, presentati in tenuta comoda.

Serve un certificato medico per partecipare a SPRINT Iniziale?

No, non è richiesto il certificato medico di idoneità sportiva. L’attività che vi proponiamo è molto graduale e non ha alcuna indicazione sportiva. Chiaramente fare dei controlli sulla propria salute è importante e utile e vi invitiamo a prendervi cura di voi. Però ricorda: sedentarietà, sovrappeso e mancanza di attività fisica sono invece dei fattori di rischio molto importanti nello sviluppare patologie. A voi le dovute conclusioni.

Se non posso partecipare a un incontro?

In caso di non partecipazione a uno o più incontri non è previsto nessun rimborso. Se si salta un incontro però, si riceve un buono da 15€ da utilizzare in qualsiasi attività presente da FisioSprint: visita fisioterapica, ginnastica posturale o valutazione nutrizionale.

Come faccio a iscrivermi?

Iscriversi è semplicissimo! si può inviare una email a info@fisiosprint.it oppure chiamare o inviare un WhatsApp a 0161 1706346

 

Se vuoi iscriverti, compila questo modulo, Grazie.

 

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osteoporosi

OSTEOPOROSI

L’osteoporosi è definita come una patologia del sistema osseo. Crea una riduzione della densità della nostre ossa (cioè meno cellule e meno minerali). Questo porta a una perdita dell’architettura e della resistenza dell’osso, e quindi aumenta la probabilità di subire una frattura. Per capire facilmente cos’è l’osteoporosi usiamo una metafora: quando siamo giovani le nostre ossa sono un muro di mattoni forte e stabile, invecchiando iniziamo a perdere dei mattoni qua e là, e questo rende il muro molto più fragile e a maggior rischio di crollare. E purtroppo, quando mancano tanti mattoni, basta una forza minima per far cadere il muro.

L’osteoporosi è, quindi, legata principalmente all’età e all’invecchiamento; sono importanti però, anche a cambiamenti metabolici e ormonali e caratteristiche genetiche proprie di ogni individuo. Questi cambiamenti metabolici e ormonali sono maggiori per le donne e questo spiega perché sono più colpite e hanno un rischio maggiore di andare incontro a frattura in età avanzata.

Come si scopre di avere l’osteoporosi?

L’esame che si effettua per scoprire la salute delle nostre ossa, e quindi sapere quanti mattoni stiamo perdendo, è la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). La MOC da sola però ci dice solo quanti mattoncini mancano e chi, se cade, ha più probabilità di avere una frattura.

Ci sono anche notizie positive!

Essere anziani, in menopausa, o avere dei geni “cattivi” sono fattori non modificabili su cui non possiamo intervenire; però per fortuna ci sono altre cose che possiamo fare per rallentare e gestire l’osteoporosi e, quindi, per prevenire le fratture.

Scopriamole insieme!

Come rallentare l’insorgenza di osteoporosi?

Chi mi conosce e ha già letto alcuni miei articoli penserà che sono ripetitivo ma finiamo quasi sempre a parlare di ESERCIZIO. Ebbene sì, Anche per gestire (e vedremo dopo, trattare) l’osteoporosi, l’esercizio fisico è fondamentale! Invecchiando perdiamo dei mattoni nel nostro “muro”, ma se noi siamo attivi e diamo continuamente (con costanza e carichi corretti) stimoli alle nostre ossa loro rimarranno forti e in forma più a lungo. Anche, e soprattutto, chi non ha mai fatto attività fisica deve iniziare a svolgerla se vuole tenere a bada l’avanzare dell’osteoporosi. Non è mai troppo tardi per iniziare!

Meglio se inziate con delle attività seguite da un professionista, ma non esistono esercizi giusti o sbagliati. L’importante è muoversi. Chiaramente esercizi in cui il carico sulle gambe e sulla schiena è importante sono da preferire (soprattutto quando non si ha male e l’osteoporosi è all’inzio), perché il carico sulle ossa è maggiore. In generale, correre, saltare o sollevare pesi non danneggia le ossa, ma le rinforza. Quando invece questi esercizi sono impossibili (perché non si sono mai fatti, o perché c’è dolore), bisogna iniziare con esercizi più facili. Bisognerà poi progredire con esercizi via via più difficili e bisognerà ricercare attività che siano piacevoli e che si possano fare regolarmente. Ognuno di noi è diverso: c’è chi preferirà un’attività e chi un’altra, chi in maniera più intensa chi più dolcemente.

Come trattare l’osteoporosi?

Di solito il trattamento dell’osteoporosi è quasi sempre medico. E cioè i pazienti che hanno segni di osteoporosi alla MOC inizieranno cure con supplemento di vitamina D e calcio. La vitamina D e il calcio sono responsabili della parte minerale e della struttura esterna dell’osso.

C’è un grosso problema però: con questi farmaci può migliorare il valore alla MOC ma il rischio di frattura di riduce di pochissimo. L’osso per diventare più resistente ha bisogno di carico. Tornando alla metafora del muro, con la vitamina D e il calcio si mettono mattoni sul muro senza però che si abbia il cemento per tenerli insieme; l’esercizio fisico e il carico servono proprio per cementare e far diventare più resistente il muro.

Non esistono esercizi giusti o esercizi sbagliati, la chiave è quantificarli nel modo corretto. Chi dice che con l’osteoporosi non si può correre, non si può saltare o non si possono alzare pesi vi dice una mezza bugia (diffidate dei messaggi negativi). Chiaramente sono attività in cui il carico sulle ossa è alto, ma dipende anche quanti salti faccio, quanti metri corro e quanto pesante è il peso. Una tachipirina cura la febbre, 100 tachipirine tutte insieme uccidono; 3 metri di corsa possono essere un valido esercizio, 5 minuti uno pessimo! A proposito se vuoi iniziare a correre organizzo corsi per permetterti di iniziare in sicurezza, scopri di più qui

Quali esercizi fare?

Non essendoci esercizi giusti o sbagliati a priori bisogna iniziare un programma di esercizi seguiti da un professionista, soprattutto quando l’osteoporosi è in stato avanzato. Con un buon programma di allenamento e rinforzo, e cioè con il giusto dosaggio di esercizi, nulla è impossibile. Idealmente bisogna combinare esercizi aerobici (camminata veloce/corsa, nuoto, cyclette/bici, ballo, etc.) con esercizi di rinforzo muscolare. Si può partire con esercizi semplici da integrare nella vita quotidiana, fino ad arrivare a sollevare pesi più importanti o esercizi più complessi.

Equilibrio!

Numerosi studi hanno messo in relazione la capacità di mantenere l’equilibrio su una gamba sola con la probabilità di cadere nella popolazione anziana. Chi non è in rado di mantenere l’equilibrio per almeno 27 secondi aumenta di molto il rischio di caduta. Quindi inserire esercizi di equilibrio è fondamentale in età anziana per migliorare la propria mobilità e ridurre il rischio di caduta.

 

Vuoi chiedere altre informazioni sull’osteoporosi o vuoi prenotare un appuntamento? Contattaci a info@fisiosprint.it oppura chiamaci o mandaci un WhatsApp a 0161 1706346

CORSO GINNASTICA POSTURALE

PREVENIRE LE CADUTE

PREVENIRE LE CADUTE NELL’ANZIANO

PREVENIRE LE CADUTE NELL’ANZIANO

Un problema sociale

La popolazione italiana sta diventando sempre più anziana e, purtroppo, sempre più sedentaria: con queste premesse rimanere in salute diventa difficile. Gli anziani, molto spesso, perdono la voglia di muoversi, quando devono farlo si sentono meno sicuri di loro stessi, e quindi tenderanno a muoversi ancora meno. Questo circolo vizioso è destino a peggiorare con l’avanzare dell’età e aumenterà di molto il rischio caduta. Le cadute sono la causa principale di fratture e di infortuni collegati alla morte, oltre al fatto che rappresentano un costo sanitario e soprattutto sociale enorme. La prevenzione diventa fondamentale.

Come prevenire le cadute nell’anziano?

Numerosi studi hanno cercato di individuare le strategie migliori per prevenire le cadute nella popolazione anziana. La soluzione è sempre la stessa: l’esercizio fisico!
L’esercizio fisico è un intervento di estrema importanza anche per la popolazione anziana. I benefici sono molteplici come il miglioramento della forza e della salute di ossa e muscoli, del sistema cardiorespiratorio e delle funzionalità sia fisiche che cognitive. È dimostrato, infatti, come l’esercizio fisico sia in grado di prevenire disturbi cognitivi e demenza andando a migliorare la salute delle persone a 360°.

Quale esercizio fisico?

I trattamenti proposti sono molteplici e i risultati sono sovrapponibili. Si possono fare esercizi di equilibrio, di forza, di stretching, di resistenza. Ogni esercizio porta con sé dei vantaggi e per questo l’unione di esercizi differenti potrebbe essere la chiave per una prevenzione più efficace.

(Durante le nostre lezioni di GINNASTICA POSTURALE andiamo ad unire tutte queste componenti di esercizio).

I ricercatori consigliano di effettuare 2/3 sessioni di allenamento specifico a settimana di circa 50 minuti l’una. L’intensità dell’esercizio può anche essere intensa, in quanto non sono stati riscontrati effetti collaterali a livello cardiaco. Nei giorni in cui non si eseguono attività specifiche possono essere utili attività ricreative come il giardinaggio, il bricolage o qualsiasi attività che unisce lavoro fisico a abilità manuali. Inoltre, è raccomandato effettuare delle camminate a passo più o meno sostenuto per mezzora al giorno; in alternativa si può usare la bicicletta o la cyclette.

 

Sei anziano (o lo sono i tuoi genitori) e noti di essere rigido e non riuscire più a muoverti come prima?

Non ti senti più sicuro di effettuare determinati movimenti e sei sempre più sedentario? Non hai più la mobilità articolare che avevi alcuni anni fa?

Prevenire le cadute è fondamentale: sono molto frequenti e spesso hanno esiti davvero molto negativi sulla salute delle persone.
Prenota un appuntamento per capire quali esercizi sono più adatti a te e scoprirai che con un minimo sforzo costante e quotidiano tornerai a svolgere le attività che ami in sicurezza.

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Bibliografia:

de Souto Barreto P, et al. Association of Long-term Exercise Training With Risk of Falls, Fractures, Hospitalizations, and Mortality in Older Adults: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Intern Med. 2019. PMID: 30592475

Hewitt J, et al. Progressive Resistance and Balance Training for Falls Prevention in Long-Term Residential Aged Care: A Cluster Randomized Trial of the Sunbeam Program.
J Am Med Dir Assoc. 2018. PMID: 29402651 Clinical Trial.

Sherrington C, Michaleff ZA, Fairhall N, Paul SS, Tiedemann A, Whitney J, Cumming Exercise to prevent falls in older adults: an updated systematic review and meta-analysis. Br J Sports Med. 2017 Dec;51(24):1750-1758. Epub 2016 Oct 4.PMID: 27707740

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE

La crisi sanitaria che stiamo vivendo ci fa capire l’importanza della prevenzione. Ogni Paese necessita di essere lungimirante in ambito sociale e politico per riuscire a pianificare una strategia tale da evitare di trovarsi impreparati di fronte alle emergenze. In questo articolo, però, non voglio parlare di politica o di crisi nazionale: voglio parlare di te!

In ogni ambito, prevenire è meglio che curare, soprattutto in ambito sanitario e a livello personale. La prevenzione è un elemento sul quale possiamo, e puoi, avere un controllo diretto. La salute è la condizione essenziale per vivere nel migliore dei modi e per cercare di raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Una pausa forzata, oltre che tanti lati negativi, ci può far riflettere sulla vita che stiamo conducendo. Può essere l’occasione per dire basta a tante cattive abitudini che ci accompagnano nel trascorrere dei giorni e abbracciare uno stile di vita sano.

Ci sono molti fattori su cui possiamo lavorare per migliorare il nostro stile di vita: alimentazione, qualità del sonno, ridurre le componenti stressanti, ma oggi voglio parlarvi dell’esercizio fisico.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) identifica l’inattività fisica come il quarto fattore di rischio per mortalità. È inoltre la causa principale dello sviluppo le cosiddette malattie non trasmissibili, cioè malattie cardiovascolari, tumori, diabete, etc. A livello mondiale 1 persona su 4 non si muove abbastanza. Questi dati aumentano nei paesi occidentali fino ad arrivare al 40% in alcune popolazioni. L’81% degli adolescenti risultava inattivo nel 2010.

Ma quanto è giusto muoversi?

Bambini da 6 a 18 anni:

Sempre l’OMS dice che i bambini e gli adolescenti devono fare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica variabile da moderata ad alta intensità, fino ai 18 anni. Ogni minuto di movimento aggiuntivo non può che essere vantaggioso alla crescita del bambino. Inoltre definisce che fino ai 18 i bambini dovrebbero svolgere attività che mirano al rinforzo muscolare e osseo almeno 3 volte a settimana.

La nostra società sta formando adolescenti sempre più sedentari. L’educazione fisica nelle scuole è carente e non riesce a trasmettere il messaggio dell’utilità dell’esercizio agli studenti.

Adulti dai 18 ai 64 anni:

Gli adulti, sempre secondo l’OMS, devono svolgere almeno 150 minuti di attività fisica moderata o almeno 75 minuti di attività intensa, a settimana. Qualsiasi ulteriore attività fino a 300 minuti a settimana non può che migliorare la salute della persona. Anche in questo caso l’OMS dice di effettuare 2 o più giorni di rinforzo muscolare a settimana.

Anziani sopra i 65 anni:

Le raccomandazioni sono esattamente le stesse rispetto agli adulti. In questo caso, si consiglia alle persone con scarsa mobilità e più rigidi di praticare esercizi specifici per migliorare l’equilibrio e per prevenire le cadute almeno 3 volte a settimana.

Sono cose che forse sapevi già, ma è bene ribadire alcuni concetti chiave. L’esercizio fisico effettuato in maniera costante ha effetti positivi su:

–          Migliorare le capacità muscolari e cardiorespiratorie,

–          Migliorare la salute delle ossa e del sistema immunitario,

–          Ridurre il rischio di sviluppare ipertensione, patologie cardiache, ictus, diabete e varie forme tumorali (inclusi cancro al seno e al colon)

–          Ridurre il rischio di caduta negli anziani e il rischio di frattura del femore o delle vertebre

–          Garantisce un controllo ottimale del peso.

Inoltre le persone che svolgono attività fisica in maniera costante riducono il rischio di morte del 30%.

Sono cose che probabilmente già sai. Ora è il momento di dire basta a sedentarietà, sovrappeso e patologie croniche. Non è mai troppo tardi per iniziare e ricordati che fare poco e sempre meglio che fare niente!

VIVERE MEGLIO E PIÙ A LUNGO

Le malattie croniche sono causa di morte per circa 40 milioni di persone ogni anno (circa il 70% di tutti i decessi a livello globale). E il 15% delle morti, in Italia, sono causate dalla sedentarietà.

In questo articolo daremo sane informazioni su diabete, malattie cardiovascolari, respiratorie, tumori, e su un corretto stile di vita.

Una recente pubblicazione apparsa sul British Medical Journal afferma che

  1. non fumare,
  2. limitare l’assunzione di bevande alcoliche,
  3. fare attività fisica regolare,
  4. mantenere un peso corporeo adeguato
  5. mangiare cibo sano,

permette non solo di allungare, ma anche di migliorare la qualità di vita.

Risultato immagini per ATTIVITà fisica

La notizia può essere commentata come: 

“Ohibò, che vita amara!”

oppure 

“Beh, abbiamo scoperto l’acqua calda!”

E’ vero: si tratta di raccomandazioni scontate, ma la portata innovativa della ricerca pubblicata nel 2020 sul BMJ sta nell’evidenziare che alcuni fattori non solo influiscono sull’aspettativa di vita ma, associati fra loro, hanno una significativa incidenza sugli anni di vita senza malattie. 

In accordo con lo slogan: “Aggiungere vita agli anni e non anni alla vita!” 

I ricercatori hanno studiato i dati provenienti da un campione di oltre 100mila individui in un periodo compreso tra il 1980 e il 2014. Hanno esaminato persone non  fumatrici, con un Body Mass Index compreso tra 18.5 e 24.9, praticanti attività fisica da moderata a intensa per almeno 30 minuti al giorno, con minima assunzione di alcool e con una dieta sana. Elementi che hanno chiamato “fattori di stile di vita a basso rischio”.

Il risultato è stato che questi cinque fattori associati aiutano a vivere più a lungo e meglio, riducendo il rischio di malattie croniche. Ne consegue una migliore qualità di vita.

A titolo esemplificativo è emerso che per le donne che non adottano alcuno dei cinque fattori l’aspettativa di vita senza diabete di tipo 2 o malattie cardiovascolari è di 73 anni , mentre per chi ne adotta 4 su cinque, l’aspettativa è di 84 anni. Per gli uomini l’aspettativa è 81 anni.

Ma quanto esercizio fisico è raccomandato? Tra i 150 e i 300 minuti di moderata attività aerobica a settimana o tra i 75 e i 150 minuti di attività aerobica intensa. In aggiunta esercizi di rinforzo muscolare due o più giorni.

Va evidenziato peraltro che l’esercizio fisico, associato anche solo a uno o due dei fattori sopra descritti, permette comunque di aumentare gli anni di vita senza tumori, malattie cardiovascolari o diabete di tipo II, anche se i miglioramenti più significativi sono stati riscontrati in coloro che li hanno “adottati”  tutti e cinque.

Risultato immagini per cibo sano

L’adozione di uno stile di vita salutare arreca benefici non solo al singolo individuo ma all’intera collettività, riducendo la spesa sanitaria ed incrementando l’efficienza del sistema sanitario.

Le politiche nazionali per migliorare un’aspettativa di vita libera da patologie che ne inficiano la qualità non dovrebbero quindi limitarsi a misure interdittive (quali ad esempio il divieto di fumare in luoghi pubblici) ma promuovere una sana alimentazione ed un corretto esercizio fisico.

A voi la scelta se andare a correre o farvi una birra al pub (rischiando il coronavirus).

(Healthy lifestyle and life expectancy free of cancer, cardiovascular disease, and type 2 diabetes: prospective cohort study, BMJ, Published 08 January 2020)