La CADENZA

La CADENZA – IL VOCABOLARIO DEL RUNNER

La CADENZA

La cadenza è un parametro biomeccanico molto importante. Probabilmente il più importante da considerare per performance, prevenzione e gestione degli allenamenti.

La cadenza è il numero di passi che si fanno in ogni minuto di corsa. La media dei runner amatoriali va dai 145 ai 165 passi al minuto. La media degli atleti di élite varia tra i 170 e i 190. Si potrebbe pensare che ciò sia dovuto alla velocità, ma in relata non è così. Nei runner professionisti c’è una minima variabilità del numero di passi al minuto e rimangono sostanzialmente uguali sia che corrano a 3’ a Km, sia che corrano a 6’ a Km. Nei runner principianti invece c’è una grande variabilità in base alla velocità.

La CADENZA

Il grafico mostra appunto come nei runner amatoriali o principianti ci sia una grande variabilità nella cadenza, mentre, gli atleti professionisti e chi corre scalzo, non hanno grande differenza.

Questo vuol dire che tutti dovrebbero correre a 180 passi al minuto?

No. Però ci sono alcuni fattori da considerare.

La scarpa altera la biomeccanica di corsa. Chi corre con scarpe moderne e ammortizzate tende ad avere un appoggio di tallone e una cadenza bassa. Gli stessi runner, se si tolgono le scarpe e iniziano a correre a piedi nudi aumentano spontaneamente il numero di passi fino a circa 180 al minuto.

Per chi ha una cadenza bassa (circa 150/160 passi al minuto) può essere utile aumentare la cadenza: perché?

Come detto all’inizio, la cadenza risulta un parametro molto importante per gestire la biomeccanica del runner. Chi corre con una cadenza bassa tendenzialmente presenta un attacco al suolo di tallone, un appoggio molto lontano dal centro di gravità e grande oscillazione verticale. Questo si traduce in maggiori traumi nel momento dell’impatto al suolo, maggiori forze frenanti e un dispendio di energia maggiore.

Immaginate un quadrato e un ottagono che rotolano alla stessa velocità: il quadrato quando atterra al suolo arriverà con una forza maggiore e per poter ripartire necessiterà di maggior forza. Viceversa l’ottagono, farà più passi per andare alla stessa velocità e avrà forza di contatto al suolo più deboli e necessiterà di meno forza per ripartire. A questo link un video che meglio spiega questo concetto.

L’aumento della cadenza ha quindi un effetto anche sulla performance. Riducendo le forze di frenata e il dispendio energetico migliora l’economia di corsa. Inoltre aumentare la cadenza significa avere tempi di contatto al suolo minori e minor dispendio muscolare.

Consigli:

Sei un principiante, o un runner poco esperto (1/2 uscite a settimana da meno di un anno)? Se sì, inizia con gradualità, seguendo uno specifico PROGRAMMA PER INIZIARE A CORRERE, e inizia cercando di tenere una cadenza alta.

Corri da diverso tempo con regolarità e non hai infortuni? Cambiare rappresenta sempre un rischio. Quindi il consiglio è di effettuare una valutazione del gesto della corsa e, insieme, capiremo se e come cambiare la cadenza per migliorare la performance e prevenire gli infortuni.

 

Vuoi capire se la tua cadenza è corretta o se invece dovresti cambiare qualcosa nella tua biomeccanica di corsa? Chiama il 349 3539959 oppure scrivi a info@fisiosprint.it per effettuare una valutazione specifica.

 

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